Price modeling
Il price modeling se svolto solamente in Excel è inefficiente e impreciso. Invece Correct Share (CS) di EKR Orchestra introduce un efficiente sistema centralizzato

Rinnovare i listini dovrebbe essere un’operazione rapida e indolore

Spesso ci ritroviamo a fare delle cose che non sono per nulla utili al nostro scopo.

Un antropologo statunitense, David Graeber, ha scritto un libro dal titolo bullshit jobs – tradotto in “lavori del cavolo” nel sottotitolo dell’edizione italiana uscita per Garzanti. Nel libro si fanno alcuni esempi di lavori anche retribuiti che sono totalmente inutili, superflui o dannosi, che nemmeno chi li svolge può giustificarne l’esistenza, anche se si sente obbligato a far finta che non sia così.

YouGov, una società che presenta panel di sondaggi, nel 2015 ha chiesto agli inglesi se pensassero che il loro lavoro contribuisse in modo positivo al resto della società: il 37% ha risposto di no, mentre il 13% era incerto.

Ecco, il punto fondamentale dell’articolo è proprio questo: fare price modeling utilizzando solo dei fogli Excel è utile ed efficace tanto quando andare a fare una riunione dall’altra parte dell’Italia per discutere di un dettaglio, nell’epoca delle videoconference.

L’onnipresente Excel, che ha rivoluzionato la contabilità negli anni ’80, non ha tenuto il passo con le esigenze delle moderne unità di corporate. Possono fioccare errori perché i dati in Excel sono separati dagli altri sistemi e non sono aggiornati automaticamente.

Tradotto: perdita di tempo e diminuzione dell’efficacia dell’attività.

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